La propoli è prodotta dalle api ed è perciò composta principalmente da secrezioni resinose che le api raccolgono sugli alberi (pioppi, abeti, olmi, betulle, ecc.) e che poi mescolano con saliva e cera. Le api utilizzano questa sostanza nei loro alveari sia come materiale da costruzione sia come antisettico. La propoli viene infatti applicata per “sterilizzare” l’alveare, in particolare l’entrata delle cellette destinate ad accogliere le uova, oppure per evitare la decomposizione di eventuali animaletti “intrusi” riusciti a penetrare nell’alveare, uccisi dalle api, ma troppo pesanti per poter essere trascinati fuori.
La sua storia
La scoperta e l’utilizzo della propoli risalgono a tempi antichissimi, circa 6000 anni fa. I sacerdoti egiziani la usavano per mummificare le spoglie dei faraoni, mentre i medici la impiegavano per trattare le infezioni della pelle, dell’apparato respiratorio e come cicatrizzante e disinfettante delle ferite. Ma anche i greci, i romani gli arabi e gli incas ne conoscevano le proprietà.
Cosa contiene
Con il variare del periodo di raccolta, del tipo di vegetazione e della specie di resina varia anche la composizione chimica della propoli, come anche il colore, l’aroma e il sapore. In generale, si possono individuare, oltre a resine e balsami (50 per cento) e cere (30 per cento), un 10 per cento di sostanze volatili (per lo più oli essenziali) e un 10 per cento di materiali organici (per esempio i flavonoidi), pollini, minerali e vitamine.
I flavonoidi hanno un ruolo molto importante perché assicurano alla propoli gran parte delle sue proprietà antimicrobiche. In passato la spiccata azione antibatterica e antifungina della propoli veniva assegnata agli oli essenziali presenti nella propoli, ma oggi è stato provato come sono proprio i flavonoidi e in particolare la galangina (di cui è ricca la propoli raccolta nei boschi di latifoglie) e la pinocembrina (presente soprattutto nella propoli proveniente dalle conifere) ad assicurare alla propoli le sue preziose proprietà antimicrobiche.
A seconda della sede di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (quando prevalgono i pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino al nero (prevalenza di betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Così anche l’odore, molto aromatico, muta in base alle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino al dolce. La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambientale, dura e friabile al freddo la propoli diventa malleabile appena la si manipola, malleabilità che aumenta man mano che la temperatura si avvicina ai 30°C. A temperature superiori diventa appiccicosa e viscosa, mentre a 65-70°C fonde.
A cosa serve
La propoli, se impiegata alle idonee concentrazioni, è in grado di esercitare diverse azioni. Prima di tutto è uno dei migliori antibatterici naturali con attività sia batteriostatica sia battericida: impedisce infatti la moltiplicazione dei germi e li uccide, e stimola i processi immunitari. Definito “antibiotico naturale”, svolge anche una valida azione su molti ceppi di virus, tra cui molti virus influenzali e parainfluenzali, alcuni rhinovirus e il virus responsabile dell’herpes simplex: in particolare ne inibisce la crescita e ne rallenta la moltiplicazione.
Il suo utilizzo principale è contro il mal di gola, ma ha anche un’azione antimicotica, ossia è attiva su molti funghi che interessano lo strato superficiale della pelle, in particolare sulla Candida. È meno efficace sui funghi che si trovano in profondità.
Da sempre, poi, questa sostanza è stata impiegata sottoforma di unguento e pomata come cicatrizzante e disinfettante grazie alla notevole capacità di stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe. Sempre grazie all’azione dei flavonoidi che irrobustiscono le pareti capillari, infine, la propoli svolgerebbe un’azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capillare.
La tintura di propoli consiste nel far macerare in alcool la propoli, al fine di ricavare un attivo cosmetico prezioso e facilmente usabile, dalle proprietà lenitive e purificanti.
Proprietà:
Antinfiammatorio: calma le irritazioni, brufoli, ustioni, arrossamenti
Antisettico: antimicrobico, antifungino, antivirale, antibiotico
Cicatrizzante : favorisce la rigenerazione dei tessuti
Antiossidante: blocca l’azione dei radicali liberi e protegge contro l’invecchiamento
Nella cosmetica la Propoli si puo’ trovare in vari formati e tipologie.
Etna Cosmesi, ha creato un sapone con Propoli e Miele di Zagara , che grazie alle proprieta’ disinfettanti della propoli e addolcenti del miele, è indicato per la pelle particolarmente impura e grassa.
La Propoli si puo’ acquistare anche sottoforma di crema.
La Crema alla Propoli Etna Cosmesi, può essere utilizzata per lenire le punture di insetto.
Puo’ essere utilizzata anche come trattamento purificante e tonificante della pelle impura, grassa ed acneica, si presenta leggera e non untuosa.
Grazie alle proprietà astringenti della Propoli, svolge un’azione seboequilibrante sull’epidermide e un’azione dermopurificante nei confronti dei punti neri. E’ consigliata anche per pelli giovani.L’azione disinfettante e cicatrizzante della propoli, agiscono, purificando l’epidermide e impedendo la formazione degli inestetismi tipici delle pelli miste, donando alla pelle un aspetto sano , compatto e sempre giovane. Agisce normalizzando la quantità di sebo presente sull’epidermide, prevenendo la formazione di punti neri e di altri fastidiosi inestetismi, che possono dare anche alle pelli più giovani un aspetto stanco ed opaco.
Previene la fragilità capillare, permettendo di combattere il fastidioso arrossamento cutaneo, offrendo un immediato effetto anti-lucido e una luminosità che dura tutto il giorno.